Referendum No Triv: non è che l’inizio

Due promotrici e organizzatrici dello straordinario lavoro compiuto delle persone che si sono impegnate nella grande battaglia contro il consumismo energetico e a difesa dei patrimoni  e delle risorse comuni sottolineano i risultati positivi raggiunti al di là del dato registrato dalle urne. 

La sconfitta di Renzi:
aver cercato di mortificare la democrazia,
piegato l’informazione, favorito interessi privati e illeciti facendosene un vanto

La vittoria dei “comitatini ambientalisti”:
aver vinto a tavolino 3 su 6 referendum proposti,
aver dato uno stop alla “necessaria” strategicità del fossile in Italia
avere imposto al dibattito politico italiano il tema della conversione ecologica
aver riattivato una coesa opposizione sociale in Italia.

Era dal 2011 (referendum Acqua, Nucleare e legittimo impedimento), che la politica e soprattutto la narcotizzata società italiana non veniva investita dal dibattito su un tema fondante per il futuro del Paese.
In appena un mese, quello concesso dal governo per informare i cittadini, e senza alcuna risorsa se non le nostre braccia, le nostre gambe e la nostra creatività, siamo riusciti ad ottenere l’attenzione ed il voto di un terzo degli italiani. Questo a testimonianza che la società reagisce quando stimolata e non narcotizzata dall’informazione o dalle forme autoreferenziali della politica.
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